Il 6 febbraio ricorre la Giornata Mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, pratica disumana, violenta che continua a colpire e a devastare, fisicamente e psicologicamente, tantissime donne.
L’OMS stima il coinvolgimento di 200 milioni di ragazze, tra cui purtroppo anche moltissime bambine, soprattutto in Africa, Medio Oriente, Asia, America Latina e tra le comunità provenienti da queste Regioni.
Inoltre, nonostante questo sia illegale nell’Unione Europea, si stima che anche qui circa 600mila donne sono state vittime di questa pratica e che altre 180mila sarebbero a rischio in 13 paesi comunitari, compresa l’Italia.
La Cisl e l’Anolf riconfermano l’impegno a promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di abuso e violenza. Proseguiremo nel percorso a sostegno di azioni d’informazione e sensibilizzazione rivolte alle donne immigrate, insieme al rafforzamento e al potenziamento della nostra presenza in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari.